Cosa cazzo è successo alla dashboard di wordpress?
Archive for the 'pensieri di un ex giovane' Category
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dicembre 7, 2008Episodio 159
novembre 26, 2008Non è normale cambiare casa una volta l’anno e non è consigliabile litigare all’anagrafe per farsi mettere alla voce segni particolari del nuovo documento di identità l’appellativo di nomade. Gli impiegati pubblici sono poco spiritosi.
Episodio 153
novembre 22, 2008Cioè: secondo te i soggetti che sono in grado di appassionarsi, tra i problemi dell’Italia, solo al casino Villari e gli eventuali benefici, secondo te questi conoscono “delle persone in gamba e di un’età ragionevole” disposti a sputtanarsi per fare il presidente (ma anche il consigliere) della RAI? Secondo me invece questo genere di persone fa altro e lo fa molto bene. Alla RAI ci mettano Marzullo, è l’uomo giusto al posto giusto. Con pieni poteri e sostenuto da tutti i partiti, o comunque da tutti quelli che ancora esistono. Magari dopo le menti eccelse del PD potrebbero occuparsi finalmente di questioni interessanti (non arrivo a pensare a niente di strategico o importante per il Paese che la classe dirigente attuale del PD possa fare con quel genere di cervelli) e Veltroni magari tornarsene a casa ad annaffiare piante.
Episodio 152
novembre 21, 2008Magari è piuttosto anacronistico, però spendere una serata giocando a Monopoli ha sempre il suo fascino. Nonostante gli Euro.
Episodio 150
novembre 21, 2008Ad oggi Chinese Democracy album dei Guns N’ Roses è stato ascoltato in streaming da 48.380.257 di persone. Mi sembra un bel numero e se non avessi la puzza sotto il naso sempre non faresti fatica ad ammettere che si tratta di un ottimo disco.
Episodio 148
novembre 16, 2008Le cene aziendali sono orripilanti, chiunque appena sano di mente ve lo può testimoniare. Però ci andiamo sempre per fingere di socializzare, soprattutto se siamo nuovi dell’ambiente. Poi si va a casa, chi più chi meno. Ma a tutto deve essere posto un limite. Le cene aziendali, meglio se natalizie perfetto se a novembre, dove vengono invitati persino i parenti stretti (fino al grado di “amico su Facebook”) non sono orripilanti. Sono illegali.
Episodio 114
ottobre 31, 2008L’altra sera sono andato a cena da un’amica, una delle poche persone che quando parlo mi capisce e in ogni caso ride sempre. A metà dello scambio di sfighe sentimentali e della tazza con il gelato esce così all’improvviso: “Ma di che cazzo ti lamenti, io sono talmente intima con un vibratore che mi permette di chiamarlo per nome. Lo chiamo Walter, lo sai che sono una sentimentale. Rilassati, stiamo solo invecchiando male ma non è mai troppo tardi per farsi un’infanzia felice”. A quel punto, constatando come non fosse rimasto altro da dire, ci siamo messi a guardare un film di quando eravamo giovani noi.
Episodio 111
ottobre 30, 2008Mai avrei pensato di vedere terrore negli occhi di una donna per il solo fatto di essersi dimenticata le proprie credenziali di accesso a Facebook. Come stiamo invecchiando male.
Episodi 106
ottobre 27, 2008Le persone che vanno in viaggio di nozze dovrebbero restarci, non tornare più o andare ad abitare in un altro continente. Sopportare ore e ore di racconti, video e fotografie è una tortura insopportabile e la Convenzione di Ginevra non dice niente cazzo.
Episodio 73
ottobre 10, 2008Avendo alle spalle un’esperienza quinquennale in una scuola pubblica frequentata nella qualità di insegnante potrei esprimere la mia opinione sulla folkloristica riformina propagandata dal Ministro Gelmini. Avendo alle spalle una frequentazione altrettanto folkloristica (non scabrosa) con l’allora non ancora Ministro Gelmini potrei dire la mia ma non interesserebbe a nessuno. Preferisco far fruttare il lato pedagogico di quel bizzarro periodo della vita e dedico tempo e fatica all’educazione saltuaria di Alessia, quasi tre anni e molto potenziale, dal punto di vista Futilità e Perdite di Tempo. In primo luogo le parlo come fosse mia coetanea tipo una vecchia compagna di banco a scuola che ti stava simpatica e rincontri dopo secoli e ricominci a familiarizzare. Lei non capisce ovviamente e si limita a ripetere o interrogare nella sua maniera imprecisa a volte al limite dell’aggressività. “Ediamo iub?” “Ok, YouTube però i video li scelgo io”. In ogni caso si sa spiegare molto bene o sono io che mi sforzo di capire, comunque Battiato è già nella sua playlist del fine settimana. A settembre dopo le ferie l’ho convinta a farsi regalare una chitarra da sua madre. Niente di speciale, è di plastica o forse di cartone, ma almeno riesco a suonare di mio motivetti che somiglino a qualcosa di Battisti anche se lontanamente. Oltre non so andare, lei ha rotto la chitarra e me l’ha detto con un sorriso spaziale. A Natale le regalerò un giradischi e qualche vinile di Battiato visto che gradisce. La sua soglia di attenzione tende ad annullarsi invece quando si siete davanti al pc (va bene, non ho un mac e sono quasi certo sia questo a terrorizzarla) e si dedica nell’attività di battitrice di tasti schizofrenica. L’altra sera me l’hanno lasciata un paio d’ore e non c’è stato verso di farla ridere guardando La guerra lampo dei Fratelli Marx ma forse sono io che pretendo troppo e non avrei dovuto rimproverarla per avermi insozzato la tastiera con dei cioccolatini al latte peraltro molto buoni. Sono abbastanza soddisfatto, di sicuro per il momento non ha ancora mostrato il desiderio di farsi registrare un account su Facebook o di sentire i Baustelle. Alessia da qualche settimana però è un po’ giù perché ha cominciato a frequentare la scuola materna anche il pomeriggio e l’unico modo di farla ridere è piazzarla davanti alla tv con il dvd di Carosello. Lo vedi subito che ha del potenziale. La madre di Alessia in tutto questo pensa che io sia squilibrato dalla nascita e mi lascia fare.
Episodio 59
ottobre 5, 2008Il mio livello di conoscenza della Camorra, la sua storia e tutte le opere più o meno celebrative che l’hanno tentata di descrivere, è alquanto basso. E si è clamorosamente innalzato dopo l’uscita di Gomorra e tutto quel che è seguito nel mondo di Roberto Saviano. Perciò: grazie Roberto Saviano. La mia coscienza civile di cittadino informato, rispettoso della legge e di quel minimo di moralità necessaria, ti è molto grata. Poi è arrivato il film tratto dal libro e si sa, quando l’immagine unisce i puntini che mancavano al quadro emerso dalla lettura del libro la realtà è molto peggio (nello stesso periodo sono andato al cinema più del solito e ho visto anche Il Divo, e moriva mia nonna che teneva a due cose nella vita: la famiglia e la Democrazia Cristiana tutta). La cosa che mi chiedo è questa ed è del tutto personale: perché quando leggo un’intervista a, di e con Roberto Saviano, quando lo vedo in tele o sento qualcuno che ne parla alla macchinetta del caffè devo sempre reprimere con vergogna una sottile sensazione di antipatia per il personaggio? Non lo so ma credo che mia nonna democristiana non c’entri niente.
Episodio 57
ottobre 4, 2008Tutte le persone con cui ho parlato, per un motivo o per l’altro, questa settimana hanno sempre infilato, per un motivo o per l’altro, il termine Facebook accanto ad un leggero entusiasmo nei loro discorsi più o meno seri. Non ho mai dato seguito a questo genere di provocazione ma mi fa un po’ spavento. Pare che Facebook sia diventato indispensabile, meno impegnativo di un iPhone e intellettualmente meno costoso (ironia) di un blog, per farsi riconoscere e appartenere a qualcosa. Io di questi tempi mi diverto però molto di più a leggere l’oroscopo.
Episodio 53
settembre 30, 2008Avendo da poco cambiato quartiere non ho ancora familiarizzato con le abitudini locali, pertanto giungono spesso sorprese più o meno gradite. L’ultima è stata spaziale: un soggetto pittoresco spacciandosi per “il parroco del quartiere” ha tentato di salire in casa per benedirla. “Devo fare entrare Dio in queste mura” “No, lasci perdere che già sto alle strette di mio”. Ovviamente non è riuscito nel suo intento, ma la mezz’ora di dialogo al citofono (questo tizio ha la tendenza ad urlare tra le altre cose) avrei dovuto registrala. “Ok, adesso io me ne vado ma tu ricordati che c’è l’inferno per chi rifiuta Dio in casa sua”